Designers

Studio multidisciplinare di design e comunicazione fondato dagli architetti Alberto Bovo e Sandro Manente. L’interpretazione del design come dimensione ubiqua e pervasiva di ogni artefatto, sia esso architettonico, materiale o digitale li ha portati a sperimentare ed incrociare i territori della grafica, del disegno industriale, dell’architettura d’interni o del web in una costante evoluzione di esperienze.
Cambiano i linguaggi e i supporti, ma rimane la coerenza di un segno rigoroso e necessario, adeguato e duraturo. hangar Design Group costituisce oggi un network internazionale presente a Treviso, Milano, New York, Shanghai.

La collaborazione inizia in un periodo in cui si progettava a più mani e molto “insieme”, per dar vita ad oggetti e idee, con il fine di portare con Dieffebi l’azienda ad un ruolo da protagonista nel mondo dell’office design. Sono passati 25 anni da quando nascevano i primi prodotti disegnati da noi, da lì un susseguirsi di evoluzioni e progetti nella comunicazione, negli eventi fieristici e in oggetti di design. il nostro approccio è stato sempre più “giocoso” che prettamente “tecnico” indirizzandoci a soluzioni trasversali tra casa e ufficio riuscendo ad inserire nel nostro personale “ufficio Dieffebi” ... un po’ di colore.

La collaborazione nasce dall’attenzione posta da Dieffebi verso un prodotto presentato da 967arch al concorso Vico Magistretti indetto da De Padova nel 2008. La nascita della libreria “Chiave di Volta” è stato l’inizio di un rapporto che dura ormai da diversi anni e chi si è allargato ad altre consulenze e collaborazioni. Il prodotto sviluppato si orienta principalmente ad un mercato contract per biblioteche benché possa essere utilizzato in un contesto per uffici in cui la componente informale può aumentare l’utilizzo di un prodotto iconicamente nato per altri settori. Chiave di Volta risulta da subito un prodotto “icona” e deve al suo utilizzo originale, i piani curvi, la sua peculiarità ed unicità.
Il team di design di 967arch è composto da Cesare Chichi, Mauro Pizzi, Simone Preatoni e Grecja De Stefani.

Il rapporto con Dieffebi nasce da un comune obbiettivo focalizzato nella creazione di prodotti che migliorino la vita dell’uomo. La parola ‘lavoro’, da sempre associata ad uno stato di sforzo fisico e/o mentale, è punto focale nello studio di nuove soluzioni per l’arredo che permettano un nuovo approccio alla produttività. Gli oggetti che ci circondano diventano dei suggerimenti atti al semplificare le nostre azioni, così da permetterci di concentrarci dove necessario. Il lavoro, un tempo svolto esclusivamente su scrivanie, ora richiede nuovi spazi comuni di fusione, dove relax e lavoro si mescolano, permettendoci di lavorare, discutere e creare in condizioni di riscoperta libertà.

Da sempre, per me, la relazione con una azienda si fonda sul rapporto con le persone che rappresentano la stessa azienda: titolari o manager. Sapendo oramai da tempo che l’ufficio è stato ed è contaminato da prodotti di tipo trasversale, utilizzabili anche in altri ambiti tipici del contract, ho pensato a due prodotti che hanno esattamente queste caratteristiche: un tavolino a diverse altezze ed una seduta, in cui oltre all’aspetto estetico vi è l’aspetto funzionale e qualitativo, i cui parametri oggettivi permettono di apprezzare la funzionalità e l’alta qualità di finitura del prodotto. Credo infatti che il vero “lavoro
intelligente“ consista nello sfruttare le molte nuove tecnologie a disposizione senza abusarne, tenendo a mente che l’uomo avrà sempre bisogno di rapportarsi con i suoi simili.