NL | 08 2020
Avanti tutta,
a partire dai clienti finali
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NL | 08 2020
La delicata fase post-Covid porta le aziende a ripensare i prodotti e le esigenze dei mercati. In funzione anche di abitudini cambiate e di una maggiore attenzione alla qualità dei prodotti. E se alcuni mercati europei tardano a riprendersi, sempre più importante appare la necessità di avvicinarsi al cliente finale.
“Ci aspettavamo una ripresa più dinamica”, racconta Alberto De Zan, CEO Dieffebi. “I nostri mercati di riferimento, quali Francia, Spagna e Regno Unito, sono ancora parzialmente chiusi e in lenta ripresa. Svizzera e Germania sono i mercati più dinamici al momento. Attivi anche quelli dell’Europa dell’est, ma la situazione pandemica locale, purtroppo, si sta aggravando. È necessario, però, avere un atteggiamento positivo. E attuare nuove sinergie”.
Negli scorsi mesi l’azienda ha sperimentato nuove dinamiche lavorative, anche grazie al digitale. “Abbiamo messo in pratica tutto ciò che è oggi a disposizione attraverso il digitale, come riunioni o formazione online del personale. Abbiamo mantenuto l’azienda unita. Gli strumenti digitali ci hanno permesso di tenere saldo il contatto con la nostra forza vendita che si è trovata, purtroppo, sprovvista dei fondamentali appuntamenti fieristici, come il Salone del Mobile. Di sicuro dobbiamo trovare strumenti alternativi - è un auspicio anche per l’attività di istituzioni come Federlegno - per avere una visibilità internazionale. La formula digitale del Salone del Mobile sarebbe stata auspicabile”.
Una produzione più flessibile che si avvicina alle nuove esigenze del mondo del lavoro. “Il nostro marketing sta inquadrando il prodotto in una proposta più vicina alle esigenze del lavoratore del futuro. Lo smart working, in questo momento, sta dando una forte scossa al mondo dell’ufficio: i grandi spazi sono destinati a cambiare, così le dinamiche e i flussi dei lavoratori a vantaggio di formule miste di lavoro in presenza e agile. I prodotti per ufficio possono quindi trovare utilizzo anche in contesti domestici, ma vanno ripensati sia nell’estetica, ad esempio con materiali e finiture differenti, sia nella distribuzione che è diversa da quella dell’ufficio”.
Flessibilità d'uso e nuovi prodotti. “La nostra produzione, tutta interna, ci consente di mantenere alta la qualità e di avere flessibilità d’uso e performance. Con alcuni designer stiamo studiando nuovi prodotti che coprano anche le esigenze dettate dallo smart working. Parallelamente, stiamo rileggendo i prodotti a catalogo con nuovi colori, finiture e combinazioni materiche che ne vedano l’applicazione anche in altri contesti rispetto all’ufficio. Sicuramente, questo periodo ha messo in rilievo l’esigenza di avvicinarsi di più all’utente finale, capirne le necessità e comunicargli direttamente le caratteristiche del prodotto, perché i consumatori sono sempre più attenti a ciò che acquistano”.
“Ci aspettavamo una ripresa più dinamica”, racconta Alberto De Zan, CEO Dieffebi. “I nostri mercati di riferimento, quali Francia, Spagna e Regno Unito, sono ancora parzialmente chiusi e in lenta ripresa. Svizzera e Germania sono i mercati più dinamici al momento. Attivi anche quelli dell’Europa dell’est, ma la situazione pandemica locale, purtroppo, si sta aggravando. È necessario, però, avere un atteggiamento positivo. E attuare nuove sinergie”.
Negli scorsi mesi l’azienda ha sperimentato nuove dinamiche lavorative, anche grazie al digitale. “Abbiamo messo in pratica tutto ciò che è oggi a disposizione attraverso il digitale, come riunioni o formazione online del personale. Abbiamo mantenuto l’azienda unita. Gli strumenti digitali ci hanno permesso di tenere saldo il contatto con la nostra forza vendita che si è trovata, purtroppo, sprovvista dei fondamentali appuntamenti fieristici, come il Salone del Mobile. Di sicuro dobbiamo trovare strumenti alternativi - è un auspicio anche per l’attività di istituzioni come Federlegno - per avere una visibilità internazionale. La formula digitale del Salone del Mobile sarebbe stata auspicabile”.
Una produzione più flessibile che si avvicina alle nuove esigenze del mondo del lavoro. “Il nostro marketing sta inquadrando il prodotto in una proposta più vicina alle esigenze del lavoratore del futuro. Lo smart working, in questo momento, sta dando una forte scossa al mondo dell’ufficio: i grandi spazi sono destinati a cambiare, così le dinamiche e i flussi dei lavoratori a vantaggio di formule miste di lavoro in presenza e agile. I prodotti per ufficio possono quindi trovare utilizzo anche in contesti domestici, ma vanno ripensati sia nell’estetica, ad esempio con materiali e finiture differenti, sia nella distribuzione che è diversa da quella dell’ufficio”.
Flessibilità d'uso e nuovi prodotti. “La nostra produzione, tutta interna, ci consente di mantenere alta la qualità e di avere flessibilità d’uso e performance. Con alcuni designer stiamo studiando nuovi prodotti che coprano anche le esigenze dettate dallo smart working. Parallelamente, stiamo rileggendo i prodotti a catalogo con nuovi colori, finiture e combinazioni materiche che ne vedano l’applicazione anche in altri contesti rispetto all’ufficio. Sicuramente, questo periodo ha messo in rilievo l’esigenza di avvicinarsi di più all’utente finale, capirne le necessità e comunicargli direttamente le caratteristiche del prodotto, perché i consumatori sono sempre più attenti a ciò che acquistano”.